ELOGIO DELLA LENTEZZA, SPERANDO CHE CE LA PERMETTANO

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Luisa Tammone

Luisa Tammone viene da una dinastia di imprenditrici che ha imposto con determinazione a Potenza il pane cotto nel forno a legna e con lievito madre (Sorelle Palese). Ma soprattutto cura in maniera maniacale la scelta del grano e il suo livello qualitativo. Sa che la qualità alla fine paga, ma in un momento come questo, ha più speranze che certezze.

di Luisa Tammone

Non è mia intenzione cambiare mestiere e voler diventare un’indovina, ma da imprenditrice e figlia di imprenditrici, resto con i piedi per terra e per indole guardo al futuro e a come dovremo reinventarci il lavoro per far funzionare le nostre attività a tsunami passato.

In 40 anni di attività mai avremmo pensato alla consegna a domicilio, seppur già facendo e-commerce già da tempo, ma, come spesso dico “necessità virtù”…e ciò è stato possibile perchè avevamo le autorizzazioni per farlo e gli strumenti necessari.

Il mio pensiero però va sempre a loro..ai piccoli produttori locali, che veramente fanno fatica a mettersi al passo con la velocità con cui si muove la macchina dell’economia oggi.

E chissà che non sia voluta tutta questa velocità!

Il sistema si muove alla velocità della luce forse perché sà che le azioni umane non possono mai raggiungere quelle elevate potenze.

E mentre noi siamo intenti a cercare la molecola del gusto, loro hanno già inventato la sintesi chimica per ottenerlo.

E mentre noi cerchiamo di far capir la differenza tra una fragola e il “gusto di fragola” in un chewing gum, loro pensano a come farti sentir il “gusto di fragola” nelle fragole!

Cosa ne deriva?? Che un bambino quando mangia quella fragola dice che sa di chewing gum!

Siamo in un’epoca in cui ci propinano il falso e studiano come nascondercelo.

Ritorno allo tsunami e collego il discorso.

Chi ha continuato a lavorare in questo breve lasso di tempo di tsunami?

I supermercati e le industrie farmaceutiche.

Che, guarda caso, appartengono ad uno stesso motore, quello delle multinazionali (Nestlè, Unilever, Monsanto, Bayer & Bayer, …).

Vi racconto una storia: i cittadini cercavano sempre più il prodotto locale perché iniziavano ad aver coscienza delle bugie propinate dalle pubblicità dei “grandi marchi” ma, d’improvviso, su tutto il pianeta ecco che si resero disponibili solo i prodotti industriali, mentre i mercati locali avevano l’obbligo di restar chiusi perché creavano “assembramento”!

E seppur si voleva arrivare a prender un pezzo di formaggio dal piccolo casaro sulla collina, si veniva multati perchè non si era residenti su quella collina, essendoci il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione se non per motivi di “estrema necessità”…

E chi potrebbe mai giustificar il desiderio di aver sulla propria tavola un gran formaggio locale, come “estrema necessità?”

Ma allora perchè non chieder al casaro di lasciar le pecore al pascolo, il formaggio a formarsi da solo e non andar a far le consegne a domicilio? Ops!

A pensarci bene il casaro non solo perderebbe capre e cavoli…pecore e formaggio…ma verrebbe persino multato!

Gli chiederebbero se il mezzo è coibentato…autorizzazioni di vendita ambulante…se ha implementato tutti i sistemi di sicurezza per rispondere ai dpcm atti al contenimento del contagio da Covid-19…. Immagino con sorriso l’espressione del casaro!

Forno delle Sorelle PaleseDopo lo tsunami, ed è già in atto, aumenteranno le restrizioni e i regolamenti e solo chi sarà abbastanza veloce (strutturandosi) riuscirà a sopravvivere.

Se paragoniamo lo tsunami al potere economico, potete presto immaginare la mia visione del domani.

E in una visione un po’ più fantascientifica, ma non troppo distante dalla realtà: nel vaccino che ci obbligheranno a fare tutti indistintamente chissà che non ci sarà già la formula del controllo delle nostre scelte verso il gusto.